Intervista a Giacomo Altafin, Capitano U18

Giacomo Altafin, classe 2004, 183 cm per 80 kg, è il Capitano dell’Under 18 del Cipriani Nuovo Basket Rovigo. Come tutte le Pantere e Panterine, anche i ragazzi Under 18 non hanno disputato il campionato nella stagione 2020/21 (causa covid). Un vero peccato poiché la squadra allenata dalla coppia Maurizio Ventura – Stefano Marangon, quest’anno poteva togliersi diverse soddisfazioni. Nonostante il rammarico, si sta già puntando alle prossime settimane, con il probabile inizio della Coppa del Centenario, con formula che ancora non si conosce, e le tappe del 3 contro 3.

Giacomo, che scuola frequenti?

“Sono in terza liceo scientifico scienze applicate a Badia Polesine”.Ruolo?“Solitamente gioco guardia/play”.

A che età hai iniziato a giocare a basket e con che società?

“A 6 anni, nella Pallacanestro Lendinara”.

Qual è il campionato giovanile qualitativamente più alto in cui hai giocato?

“Under 16 Gold, lo scorso anno”.

Qual è la partita che ricordi con più gioia?

“In Under 14 Elite, ad Albignasego, dove tutta la squadra ha fatto una partita semplicemente fantastica vincendo contro la squadra a pari merito con noi e che dovevamo battere per forza per puntare al trofeo regionale”

.…e quale con più dispiacere?

“Nella selezione provinciale di Rovigo, quando al trofeo delle province a Rovereto potevamo puntare al 5° posto raggiungendo un traguardo che a Rovigo mancava da un po’ o, forse, non è mai arrivato. Giocavamo contro Verona. Una serie di errori di troppo, però, non ci ha permesso di raggiungere il nostro obiettivo”.

Chi è il tuo giocatore dell’NBA preferito?

“Lebron James, per la sua tecnica e la sua costanza”

.…e del campionato italiano?

“Tifo Reyer Venezia e, in particolar modo, Andrea De Nicolao. Uno straordinario giocatore e una persona molto umile, sia dentro che fuori dal campo avendolo incontrato di persona molte volte”.

Da due stagioni vesti la maglia del Cipriani NBR. Cosa rappresenta per te questa società?

“Dal mio punto di vista, il Nuovo Basket Rovigo in questi due anni è riuscito a farmi crescere molto. Devo molto alla Pallacanestro Lendinara, però il Nuovo Basket Rovigo diciamo che è stata una ventata di aria fresca. È una grande famiglia dove tutti si conoscono e tutti sono amici, con uno staff tecnico di altissimo livello. Inoltre, la presenza costante del presidente o di un suo dirigente indica che la società crede in noi e ci sostiene”.

Come hai vissuto quest’anno e mezzo di lontananza dai campi di gioco?

“Quest’anno è stato molto pesante soprattutto per la mancanza di partite, che è il momento in cui si può mettere in campo quello per cui si è lavorato in allenamento durante la settimana. Anche se la possibilità di allenarci in sicurezza è già un bel traguardo, speriamo di iniziare a fare qualche torneo o qualche amichevole per poi iniziare il campionato a ottobre”.

Ci descrivi brevemente la tua squadra?

“Quest’anno siamo molto forti anche se, chiaramente, la valutazione finale la darà la partita. Siamo un gruppo di amici dentro e fuori dal campo e ognuno di noi punta sempre al massimo in allenamento”.

Aspettative per il tuo futuro (in ambito cestistico, ovviamente)?

“Il massimo cui ognuno può ambire è ovviamente di giocare in un campionato nazionale come può essere la Serie A o, perché no, anche all’estero!”.