Il presidente: “La FIP è ferma. E gli altri?”

Anche tutta l’attività del Cipriani Nuovo Basket Rovigo è stata messa in pausa dopo l’emanazione dell’ultimo DPCM e dopo il successivo comunicato del CONI, che stabiliva che nella Federazione Italiana Pallacanestro è di interesse nazionale solamente l’attività di Serie A1, A2 e B maschile e A1 e A2 femminile. Tutte le Pantere sono dunque ferme, senza possibilità di allenarsi di squadra, al chiuso, dal Minibasket alla Serie D. Il presidente Gionata Morello analizza il periodo.
Presidente, come ha preso la decisione del Coni?
“Male. E’ piena di contraddizioni e assurdità. La pallacanestro della F.I.P. in cosa differisce da quella del C.S.I. o della U.I.S.P.? Leggo sul documento del Coni che i campionati C.S.I. e U.I.S.P. sono considerati di interesse nazionale… Perché le giovanili del C.S.I. e della U.I.S.P. possono allenarsi, mentre gli Under della F.I.P. devono stare fermi? I senior della U.I.S.P. possono allenarsi ed io devo dire ai miei ragazzi della Serie D che devono stare fermi? E non mi metto nemmeno a parlare della differenza tecnica fra squadre F.I.P. e C.S.I. o U.I.S.P.. Perché gli Under 13 della pallamano possono allenarsi e i nostri pari età devono stare fermi? E potrei andare avanti con altre decine di esempi… Ma con che criterio è stata fatta questa classificazione? Sicuramente non su indicazioni sanitarie, ma piuttosto su quanto ciascuna federazione o ente sportivo ha dichiarato al Coni. E allora non va affatto bene perché in questo momento ciò che realmente conta è riuscire a contenere il contagio!”.
Cosa ha comunicato ai suoi tesserati?
“A prescindere da quanto deciso dal Coni, io penso che in questo periodo delicatissimo dovremmo comunque stare tutti fermi. Dunque, anche se non fosse arrivato questo stop imposto, il Nuovo Basket Rovigo avrebbe sospeso tutte le attività, esattamente come avevamo fatto ad inizio pandemia. Quello che proprio non riesco a digerire, è questa ingiustizia di trattamento. Tutti dovremmo stare fermi e non solo chi trova il modo di interpretare a proprio vantaggio un Dpcm comunque poco chiaro. In questi casi deve prevalere il buonsenso e, dal momento che non tutti ce l’hanno, dovrebbe essere l’autorità a farlo. Mi rendo sempre più conto che sperare che l’italiano possa rispettare la fila, è pura utopia. E allora, in questo delicatissimo periodo di tensioni sociali, chi ci guida non può fare autogoal come questa assurda classificazione”.
Come vede il futuro del Nuovo Basket Rovigo?
“Prima della pausa stavamo letteralmente volando. Dalla Serie D c’erano indicazioni più che positive e un’incredibile voglia di iniziare il campionato. Il settore giovanile, al nostro secondo reale anno di lavoro, stava dando frutti insperati con l’iscrizione al campionato di una Under 18 molto competitiva e una Under 13 davvero futuribile. Ma le soddisfazioni più grandi stavano arrivando dal Nuovo MiniBasket Rovigo, che al secondo anno di vita è riuscito a superare i 70 iscritti con tre squadre pronte a giocare nei campionati minibasket della FIP. Senza considerare la collaborazione con il Basket San Martino, CFS Pontecchio Polesine e Minibasket Villadose, sempre più consolidata. Il nostro futuro ha queste basi e dunque non può che essere straordinario. Per i nostri tesserati, questa è solo una pausa. Poi, si tornerà a lavorare in palestra e ad incrementare ulteriormente un movimento che – ripeto – al secondo anno di lavoro con le giovanili ha già superato i 120 tesserati. E parliamo di numeri reali, non inventati”.
Siete in pausa anche a livello di staff?
“Per certi versi stiamo lavorando più di prima. I nostri addetti al marketing stanno continuando a seminare e a raccogliere. La nostra direzione sportiva sta cercando di mettere a segno un colpaccio che spero di poter comunicare già in settimana. Il nostro staff tecnico si sta continuando ad aggiornare e a preparare i prossimi mesi di lavoro e iniziative. Il maledetto virus non colpirà mai il nostro entusiasmo!”.