Coach Gallani: “Dedico la vittoria al mio maestro Mario De Sisti”

Coach Luca Gallani, classe ’85, ha accettato di sostituire il dimissionario Maurizio Ventura, del quale era vice, in una situazione davvero particolare: il Sekal proveniva infatti da 6 vittorie consecutive in Serie D più le 19 conquistate nella stagione precedente, in Promozione. Dunque, il giovane tecnico di Bagnolo di Po aveva davvero tutto da perdere. Ma le sue Pantere lo avrebbero seguito in capo al mondo. E infatti sono arrivate altre nove vittorie consecutive in Serie D. Coach Gallani è davvero popolarissimo fra i suoi giocatori, coi quali ha un rapporto di perfetto equilibrio fra amichevole confidenza e severa professionalità. Poi, chiaramente, il suo lungo percorso da coach nelle giovanili d’eccellenza della 4Torri Ferrara, sotto l’indimenticato Mario De Sisti, ha contribuito al resto. Il Nuovo Basket Rovigo gli ha dato fiducia e la scelta è stata azzeccata. Coach Gallani è entrato nella storia della pallacanestro rodigina perché è l’allenatore che ha riportato Rovigo in Serie C Silver.

Coach, com’è il giorno dopo?

“Davvero bello! Sto continuando a ricevere un sacco di chiamate e di messaggi, ma soprattutto accresce la consapevolezza di aver fatto una bella cosa”.

A chi dedica la vittoria?

“La dedico in primis alla mia fidanzata che mi supporta e mi sostiene. Poi al mio maestro, che non c’è più, Mario De Sisti, che tanto mi ha dato”.

Parliamo della partita. Qual è stata la chiave della vittoria?

“La differenza l’abbiamo fatta in difesa e nella lotta a rimbalzo. Sapevamo che la loro fisicità poteva essere un problema, ma siamo riusciti a contrastarla brillantemente”.

Quando ha capito che ce l’avreste fatta?

“In realtà l’ho capito martedì dopo l’allenamento. Durante la partita il momento chiave è stata la tripla di Bertocco a due minuti e trenta secondi dalla fine”.

A chi darebbe il premio di M.V.P. della partita?

“A Sigurd Sandal. Ha fatto la differenza”.

Cosa si prova a giocare in un palasport strapieno?

“Un’emozione meravigliosa, mai provata”.

Venivate da una serie di prestazioni poco convincenti, ma contro Schio si è rivisto il Rovigo della prima fase. Qual è stato il segreto di questo risveglio?

“Abbiamo avuto delle difficoltà nella seconda fase, abbiamo perso un po’ di fiducia, le cose non ci venivano più facili e volevamo risolvere le partite individualmente. Contro Schio abbiamo capito che solo giocando di squadra avremmo potuto fare risultato”.

La vostra stagione è stata straordinaria. Avrebbe mai pensato, ad inizio dell’anno sportivo, di vivere emozioni così grandi?

“Sapevamo di essere forti, però un anno così era difficile da immaginare”.

C’è stato un momento in cui non ci ha più creduto?

“No. Ho sempre avuto fiducia in quello che facevamo. Anche quando abbiamo perso, le redini della gara sono sempre rimaste in mano nostra. Poi, sono fortunato”.

Coach, qual è il programma dei prossimi giorni?

“Da oggi inizieremo a lavorare in vista della finale regionale per il titolo veneto di Serie D, contro Castellana Mestre. Il risultato acquisito ci dà grande serenità e appagamento, però là c’è una coppa da portare a casa…”.